- Questa società è molto complessa; Possiamo dire sia una società egualitaria, ma al tempio stesso presenta una discriminazione che contraddice l’uguaglianza. A ben vedere, è la struttura della società che rende ognuno gruppo responsabile all’interno del proprio spazio. Ciascun gruppo sociale è autonomo e responsabile al suo interno, fatto salvo gli anziani che sono riconosciuti come saggi e possono intervenire in tutti gli altri gruppi, non come capi, ma in qualità di consiglieri.
- Dopo il matrimonio, a cerimonia terminata, la donna non ha più, giuridicamente parlando, una casa nella moransa del padre ma in pratica ha casa sia da suo padre che presso gli uomini grandi della moransa.
- Cosa clamorosa, ella appartiene ormai a tutta la moransa ed ogni casa della moransa è obbligata ad occuparsi di lei. Ogni donna quindi, poiché sono le donne che si occupano dell’economia, è tenuta a darle da mangiare. E ad ogni pasto, tutte le famiglie della moransa le danno, in funzione delle proprie possibilità, il loro contributo. Ciò avviene anche se è solo tornata temporaneamente alla casa paterna. Se una di queste famiglie fosse impossibilitata, è tenuta ad avvertirla motivandone la ragione. Un altro privilegio riservatole è che, qualora lo desiderasse, ha il diritto di tornare nel suo villaggio natale per prendere un po’ di frutta o ciò che i fratelli o gli abitanti del villaggio hanno raccolto. Questo può accadere solo al momento del raccolto nel campo, con il pieno diritto di disporre di questi prodotti secondo la sua volontà. Tutto ciò può avviene anche se il marito ha solide basi economiche. Se vi è una cerimonia, le teste degli animali uccisi spettano a lei che può far valere il diritto o essere rimborsata, rimborsata dagli uomini grandi se il suo diritto non è rispettato.
- Partendo dal presupposto che come detto nei capitoli precedenti, le ragazze non hanno diritto di scegliere il loro marito e dipendono dalla volontà dei genitori, dopo il matrimonio, la famiglia, il villaggio e i parenti possono dire “Noi ti abbiamo lavato, ora sei purificata”. Ma una volta purificata la donna è come emancipata ed ha diritto di prendere da sola le sue decisioni.
- Un’altra cosa di cui si deve tener conto è che le ragazze balanta per il novanta per cento vanno spose a uomini più vecchi di loro, qualche volta anche più vecchi dei loro padri. Vanno spose a uomini che non sono della loro generazione. Sovente questi mariti hanno altre mogli. Per questo i giovani restano senza amiche, senza donne, anche se capita loro, sfortunatamente, di innamorarsi, a meno che si tratti di donne che sono già state sposate o divorziate. Tutto questo crea tensioni. E’ considerato adulterio grave solo il rapporto sessuale tra donne e uomini dello stesso villaggio. Per ovviare a questo inconveniente la società balanta, permette il tradimento, grazie al quale le donne hanno una grande libertà e possono offrire anche il loro corpo rispettando certe regole stabilite. Possono avere amanti in villaggi lontani dal loro e andare periodicamente a passare qualche settimana o qualche mese, con la persona che amano e se restano incinte non è un problema, perché giuridicamente tutti i figli che nascono durante il matrimonio, salvo eccezione quando la donna voglia dire chi è il padre, andranno a fare parte della famiglia. Sovente il marito sa ed ignora la cosa.
- Il marito non pone attenzione ai regali che la moglie riceve dai suoi amanti. Così fanno gli abitanti del villaggio, dato che per la donna appartenere al villaggio è più importante della sua condizione di moglie. Le donne devono tener segrete le loro relazioni e non dire nulla soprattutto alla gente del villaggio. Se resta troppo tempo a casa di un amante, il marito la va a cercare ed ella deve gentilmente e tranquillamente con lui riprendere strada di casa. Quasi sempre il marito è ben accolto e trattato gentilmente prima di ripartire con la moglie. Per le donne è un modo di esercitare i loro diritti sessuali e di poter scegliere i loro amanti. Brevemente, è il momento della ricerca, se non ama il marito che le hanno dato. In questa ricerca ella diviene come la promotrice dell’iniziazione sessuale dei giovani.